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Intelligenza ArtigficialeAutore:Fabio Pacioni Il Cervello: Meccanismi evolutiviCome impara un Bambino ? Ogni individuo alla nascita deve soddisfare delle necessità come il voler mangiare , il voler dormire, il voler cambiare posizione posturale ecc. Quando il bambino ha necessità di soddisfare questi bisogni primari segnala all' esterno con tutti i sistemi in suo possesso che qualcosa non va. In particolare visto che non conosce un associazione specifica per soddisfare una determinata necessità, piange, si agita, scalcia e si dimena in tutti i modi possibili. Contemporaneamente una rete neurale del suo cervello è in attesa di una risposta o feed back da parte dell' ambiente esterno. Ma
chi è l' ambiente? Beh quello più vicino a lui, quello
che risolverà il problema! E chi se non l' oggetto Mamma! Dopo ripetute situazioni di questo tipo il neonato impara ad associare il fatto che i segnali di conforto emessi dalla madre (come sorrisi e coccole) sono associati alla soddisfazione dei suoi bisogni, perchè a seguito di questi segnali la necessità viene soddisfatta da mamma. Non
esiste giusto o sbagliato, bello o brutto, buono o cattivo , esistono
solo dei punti di riferimento associati alla soddisfazioni di certi
bisogni (in questo caso i sorrisi di mamma).
Quando a seguito delle sequenze di suoni ascoltati nel periodo dell' infanzia il bambino inizierà a produrre i primi suoni (inevitabilmente quelli sentiti con più frequenza e cioè mamma, pappa ecc) sarà pronto ad effettuare anche le associazioni sonore. L' associazione : cibo-sorrisi all' età di circa 2 anni è divenuta un punto di riferimento. Ricostruzione della mimica faccialeUna persona (a meno che non abbia uno specchio) non può vedere il suo volto. Allora la domanda è :
Il
meccanismo è sempre lo stesso. Effettua la misura del feedback
da parte dell' esterno.
Che
ruolo ha lo spazio ed il tempo in questo processo di apprendimento? Tali parametri :
Associazioni e De-associazioniCome fà e quando il neonato associa il concetto di giusto o sbagliato , vero o falso ad una determinata situazione? Tutto
inizia quando genera i primi punti di riferimento (quei sorrisi di qui
si è parlato ad esempio) legati alle soddisfazioni delle necessità
primarie. Quando un bel giorno il bambino pronuncia la parolina "acqua" sorridiamo e soddisfiamo il bisogno.Viceversa nel caso in cui sia il bambino a pronunciare la parola acqua gli avviciniamo il bicchiere per soddisfare la necessità. In una prima fase quindi , il neonato impara a correlare i segnali provenienti dall' esterno con la soddisfazione delle necessità. In una seconda fase, emette dei segnali di output e trova quelli che sono correlati alla soddisfazione del bisogno nel minor tempo possibile. In
una terza fase , quando impara a gestire i circuiti di controllo senso
motori scopre che oltre a situazione di necessità ci sono anche
situazioni da evitare perchè provocano
sconforto, dolore (fisico) pericolo. Ad esempio il cadere a terra, il
bruciarsi , ricevere uno schiaffo provoca dolore. In
seguito oltre a rimanere passivo, un bambino inizierà a stimolare
l' esterno con certi comportamenti cioè, toccare i giocattoli o
sbatterli a terra o mettere le mani in bocca. Il bambino ricollegherà tali situazioni e tali termini alla situazioni da evitare di cui si è parlato in precedenza; le reti neurali pertanto tenderanno a deassociarsi. Ben presto i concetti di Corretto (corrispondente ad associare neuroni) e scorretto o sbagliato (corrispondenti a deassociare neuroni) diverranno il principale fattore di guida per la scoperta del mondo e per lo sviluppo delle capacità logico -matematiche. Queste prenderanno il posto degli istinti primordiali e daranno il via allo sviluppo piu complesso delle capacità intellettive. |